domenica 15 ottobre 2017

L'amore bugiardo...

... di Gillian Flynn

La scheda del libro sul sito Rizzoli

Amy e Nick Dunne sono una coppia all'apparenza perfetta, felice e innamorata. Le cose cominciano a cambiare quando entrambi perdono il lavoro e decidono di trasferirsi da New York in Missouri, nella città natale di Nick, per stare vicino alla madre malata e aprire un bar con gli ultimi risparmi. Una volta lì, il matrimonio mostra le prime crepe e all'improvviso Amy scompare. Nick proclama a gran voce la sua estraneità al fatto, ma molti piccoli indizi portano la polizia a sospettare di lui, e l'opinione pubblica a chiedersi chi fosse veramente Nick. Il diario di Amy descrive una vita di menzogne, prevaricazioni e violenze. La polizia pensa di arrestare Nick. Eppure anche Amy ha i suoi segreti...  
 
Ho letto molto pareri contrastanti su questo thriller psicologico, e quelli negativi ci andavano giù veramente pesanti. Beh, a me il libro è piaciuto, e mi sento anche di consigliarlo ad un certo tipo di pubblico.
 
Ma andiamo con ordine. L'amore bugiardo è probabilmente penalizzato da un inizio un po' sottotono, e per niente fuori dall'ordinario.
Lui & Lei, bellissimi e in carriera, innamoratissimi e lanciati verso un luminoso futuro, perdono il lavoro e da New York tornano a vivere in provincia. Il matrimonio scricchiola. Lei scompare, il marito diventa il sospettato n. 1. Già visto, già letto, già sentito.
Sebbene la scelta di narrare la storia in prima persona con le voci del sospettato e della vittima (la voce di lei viene svelata attraverso un diario) sia stata senza dubbio interessante, inizialmente faticavo a contenere qualche sbadiglio. Mi sono ritrovata a leggere pagine di vita della protagonista datate sei- sette anni prima della vicenda. Sbuffavo per l'impazienza, mi chiedevo: sì, ok, è tutto molto bello, ma a me cosa importa?
Poi però, il romanzo ha cominciato a cambiare impercettibilmente davanti ai miei occhi, e la lettura svogliata si è trasformata in attenta e vorace. Ho divorato le 464 pagine del romanzo in due giorni e mezzo.
 
Le cose non sono come sembrano in questo romanzo. Anche il lettore più esperto e smaliziato dovrà ammettere che sono molto, molto più contorte di come se le aspettava.
A metà circa del romanzo, arriva un bel colpo di scena che ci svela, almeno parzialmente, la verità. Colpo di scena che ho apprezzato e che mi ha fatto rivalutare anche quanto avevo letto fino a quel momento. Ma con oltre 250 pagine ancora da leggere, mi sono chiesta: e adesso?
Ecco, questo è il bello di questo romanzo. Dopo l'iniziale lentezza, cominci a chiederti  in continuazione: e adesso? E la risposta non è mai scontata. Gillian Flynn scombina le carte, rovescia il tavolo, poi lo rimette a posto e distribuisce nuove carte come se niente fosse.
Ci troviamo di fronte, di volta in volta, ad un mistery, una caccia al tesoro, un procedural thriller in fase embrionale, un romanzo on the road, un thriller psicologico. E più ci addentriamo nella narrazione, più la verità ci appare inquietante e disturbante.
 
La psicologia dei personaggi è molto curata. Non solo quella di Amy e Nick, ma anche quella dei personaggi minori. Ho trovato i genitori di Amy, ad esempio, tremendamente inquietanti, con la loro fredda logica da psicologi di successo, più attenti al loro tornaconto personale che all'effettiva felicità emotiva della figlia.
 
Il finale è in linea con l'intero romanzo, non ha nulla di convenzionale e, sebbene riesca a chiudere l'ampio cerchio delle diverse vicende narrate, mi ha lasciato insoddisfatta. Non si tratta di un finale brutto, questo no, ma avrei preferito qualcosa di più definitivo.
 
So di essere stata vaga in questa recensione, ma parlare del romanzo senza svelare nulla dei colpi di scena, senza tradirmi rivelando dettagli che minerebbero il piacere di una futura lettura, è stato molto difficile.
Consiglio questo libro a chi ama i thriller psicologici e ha la pazienza di andare oltre un inizio molto lento;  a chi ama i romanzi che si sverlano senza fretta, a chi non cerca adrenalina a tutti a costi, ma ama sentirsi turbato da qualcosa di più sottile, di più strisciante.
 
Voto: 7

1 commento:

  1. A me è piaciuto tanto proprio perché, come dici tu, l'autrice ci guida, ci spinge a pensare delle cose e poi continuamente stravolge tutto. Una lettura intensa e sorprendente.

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