martedì 13 settembre 2016

Le ossa della principessa...

...di Alessia Gazzola.



La scheda del libro sul sito della Longanesi

Alice Allevi è una specializzanda presso l'Istituto di Medicina Legale di Roma. Divisa tra due uomini, il collega Claudio Conforti e il fotoreporter Arthur Malcomess, scopre che la sua vera vocazione è l'investigazione che spesso ruota intorno alla scoperta di un cadavere.
In questa nuova avventura, Alice ha a che fare con un cold case: i resti di una ragazza scomparsa cinque anni prima vengono rivenuti per caso durante uno scavo; accanto al corpo, una moneta da due euro e una coroncina di plastica.
A questo caso si aggiunge l'improvvisa scomparsa di Ambre, la specializzanda più popolare e di successo dell'istituto.
Alice indaga, al fianco dell'Ispettore Calligaris, che ha preso la giovane studentessa sotto la sua ala protettrice.
 
 Alice è sempre la stessa: pasticciona, con la testa tra le nuvole, impulsiva e curiosa. Ma anche piena di empatia e di buone intuizioni. Quello che davvero le permette di risolvere i casi che l'ispettore Calligaris le presenta, è il fatto che lei prende a cuore le vittime e le loro storie, e non può darsi per vinta finché non ottengono giustizia.
E stavolta ottenere giustizia sembra abbastanza complicato: c'è da dare un nome a quei poveri resti, e poi scoprire cosa è successo al momento della scomparsa. Il caso si complica quando sembra esserci un collegamento con la sparizione di Ambra, soprannominata l'Ape Regina, la specializzanda più popolare e di successo dell'istituto.
La scomparsa improvvisa e inspiegabile di Ambra aleggia come un cupo presagio su tutta la storia, conferendo un'atmosfera diversa alle solite, leggere e ironiche avventure di Alice.
E in effetti questa mi è parso il romanzo più maturo della saga, con i personaggi più adulti, più consapevoli e con più spessore.
L'unica cosa che, da questo punto di vista continua a non convincermi, è l'attrazione che Alice prova per il dott. Conforti, quando appare chiarissimo che lui è un pelino bastardo. Capisco l'ingenua e sprovveduta Alice degli esordi, affascinata dalla sicurezza del belloccio in camice bianco; ma adesso, dopo due avventure e molteplici esperienze di vita abbastanza significative (prima tra tutte il profondo rapporto con Arthur, che le ha fatto scoprire che esiste un mondo oltre le porte della sua cameretta), non capisco come Alice riesca sempre a ricascarci.

La trama gialla è interessantissima. Intricata e intrigante al punto giusto. Non mancano tutti gli elementi necessari a farne un gran bel misteri: investigazione fatta come si deve, un'ampia rosa di sospettati, false piste e piste secondarie, sorprese e scoperte insospettabili.
Anche qui, un unico neo sul finale, quando l'indizio decisivo viene scoperto perché un tizio ricorda e racconta alla polizia di aver visto, cinque anni prima, la ragazza scomparsa in metropolitana, e casualmente se ne ricorda non quando la vittima sparisce ma quando ne vengono ritrovati i resti a distanza di anni. Un po' forzato, anche se non impossibile.

Il miglior romanzo con protagonista Alice Allevi.
Voto: 7.
 
 

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