mercoledì 31 agosto 2016

Agatha Raisin e i camminatori di Dembley...

...di M.C. Beaton.



La scheda del libro sul sito della Astoria Edizioni

Agatha torna da Londra dopo un periodo di sei mesi trascorsi a lavorare in una azienda di pubbliche relazioni. L'aveva promesso a Roy Silver, suo ex dipendente, in cambio dell'aiuto per barare all'esposizione di piante denominata Giardini Aperti di Carsely (eh sì, Agatha perde il pelo ma non il vizio!). Finchè si era trovata a Londra, anelava a tornare a Carsley, ma appena tornata lo smarrimento e la solitudine sembrano impadronirsi di nuovo di lei. Il bel vicino James non sembra così felice di rivederla, e Agatha vorrebbe escogitare qualcosa per avvicinarlo a lei.
Quando nel vicino paese di Dembley un omicidio sconvolge un gruppo di nome I camminatori di Dembley, Agatha viene coinvolta nelle indagine ed è ben lieta di farsi aiutare da James. 
 
E così siamo giunti al quarto romanzo della serie di Agatha Raisin. Della protagonista abbiamo già detto molto nelle precedenti recensioni: ex P.R., 53 anni, dispotica, brusca e autoritaria, Agatha non è cattiva. E' semplicemente una persona affamata d'affetto. Dotata della delicatezza di un rinoceronte e della fame d'amore di un bambino, il suo metodo investigativo è sicuramente poco ortodosso, ma efficace. In realtà i suoi metodi, qualunque sia lo scopo, sono sempre poco ortodossi ma efficaci.
Agatha non è esattamente la reginetta del ballo; capisce poco di sentimenti (specialmente dei suoi), e agisce di impulso e senza indorare la pillola. ma incredibilmente questa formula funziona, ed affascina il lettore.

Convenientemente l'autrice decide di allargare un po' gli orizzonti della nostra eroina, e allo stesso tempo introduce nuovi personaggi, uno dei quali, sir Charles, diventerà una presenza ricorrente.
Sir Charles è un baronetto con una vasta tenuta a Dembley, alla ricerca di una compagna di vita. Coinvolto nella vicenda e sospettato dell'omicidio, avrà modo di conoscere e apprezzare il multiforme ingegno di Agatha.
 
Ampio spazio viene dedicato anche ai personaggi secondari del romanzo e ai numerosi comprimari. La scelta introdurre nuove ambientazione e nuovi tematiche rispetto ai meccanismi ormai collaudati della vita di Carsely non può che essere apprezzabile; dopo tre romanzi, un quarto cadavere ancora nel piccolo villaggio di Carsely sarebbe suonato strano e forzato, senza contare il rischio concreto che la narrazione apparisse piatta e ripetitiva.
Ecco, quasi a prevenire i nostri dubbi, M.C. Beaton tira fuori altre carte dal suo mazzo e le butta sul tavolo.
Abbiamo un'associazione chiusa, di cui Agatha non fa parte (almeno fino a poco tempo fa) e delle cui persone in realtà non sa nulla. Coinvolta nelle indagini da una compaesana preoccupata per la nipote, membro dei camminatori di Dembley, Agatha si troverà ad indagare, accompagnata come sempre da un riluttante James.
 
Questo romanzo, nel suo svolgimento, somiglia ad un gioco di prestigio. L'autrice ci mette davanti agli occhi il colpevole e il movente, in modo che siano bene in vista, ma con un furbo gesto della mano distrae la nostra attenzione fino all'epilogo.
Non a caso anche Agatha, ancora una volta, aveva preso una cantonata gigantesca. Ma alla fin fin Agatha cade sempre in piedi, e riuscirà a sbrogliare in extremis la matassa.
 
Voto: 7
 

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