domenica 24 gennaio 2016

La Piuma...

...di Giorgio Faletti

Caro Giorgio Faletti,

io e te non ci eravamo lasciati bene. L'ultimo tuo libro che avevo letto non mi era piaciuto (vedi questa recensione). Ma la stima che avevo di te e del tuo lavoro era (è) rimasta immutata.
Ieri sera ho letto La Piuma. E ho ricordato perché adoro i tuoi libri.
Tu, quando scrivi, prendi dal caos lettere e parole, e crei l'armonia.
L'armonia che tu hai creato non è ferma alla sola forma del racconto, ma arriva in profondità.
E secondo me questo è anche il senso del racconto La Piuma; ogni essere umano ha la possibilità di creare la sua armonia, ma spesso non vediamo questa possibilità che ci balla davanti lievemente.
 
E allora in questa favola delicata che è La Piuma, abbiamo diversi personaggi, tutti alle prese con le loro passioni, amore, avidità, sete di potere. A ognuno viene data la possibilità di scoprire qualcosa di diverso, di intravedere un diverso modo di essere; sarebbe bastato alzare gli occhi al cielo per un momento.

Non è un caso che proprio L'uomo dal foglio bianco sarà l'unico a vedere e afferrare la piuma e...
Non voglio dire altro. Non voglio rovinare la lettura a chi lo leggerà dopo di me. Posso soltanto consigliarlo, anche se a me ha messo una malinconia incredibile.

Mi manchi, caro Giorgio Faletti.

1 commento:

  1. Ciao Lisse! Per me questo libro è stato troppo poetico, troppo evocativo. Lo so è un mio difetto: sono pesante e terrena in tutto e le piume mi piace guardarle volare, ma poi ho sempre i piedi piantati sulla terra.
    Per questo credo che neppure lo recensirò: e addio punti bonus.
    un saluto da lea

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