giovedì 3 aprile 2008

Il campo del vasaio...

...ovvero la tredicesima indagine del Commissario Montalbano.

Andrea Camilleri ha affermato, a più riprese, che Montalbano è come un lupo affamato che vive dentro di lui, e che ogni tanto necessita di essere acquietato con un metaforico pezzo di carne, ovvero con un nuovo romanzo che lo vede protagonista, in modo che poi se ne stia buono per un po' e permetta all'autore di tornare a scrivere quello che sente davvero, i suoi romanzi storici.
Questa concezione di Salvo Montalbano come altro da sè, un'entità viva, reale e indipendente, che lo stesso autore percepisce, è la misura del successo del personaggio; un personaggio talmente umano, talmente psicologicamente credibile, che è impossibile non affezionarsi a lui.
detto fra noi...se Montalbano esistesse davvero....lo sposerei....ehm...ah già, se non fossi già sposata naturalmente :)
La vita, la realtà, Camilleri l'ha cucita intorno a questo personaggio, come ad esempio quando, in questo romanzo, Montalbano, non riuscendo a dormire, si alza e prende dalla sua libreria un romanzetto di Andrea Camilleri, "La scomparsa di Patò".
Solo per questa brillante auto ironia, per aver infilato nel romanzo la sensazione che sia tutto vero, che stiamo guardando e leggendo una sorta di universo parallelo al nostro, ma altrettanto reale, Camilleri merita un applauso a scena aperta.

Questa indagine, sebbene non complicatissima da dipanare dal punto di vista del lettore, mette a dura prova il nostro commissario, perchè arriva a coinvolgerlo molto da vicino, toccando persone che gli sono care.
Il campo del vasaio del titolo è un campo incolto nelle campagne di Vigata, ed ha casualmente lo stesso nome del campo che i sacerdoti, dopo che Giuda restituì loro il prezzo del suo tradimento, acquistarono con quello stesso denaro. Attorno a questo campo ruotano le vicende del romanzo, che ci fa scoprire il tradimento, nelle sue sfaccettature e nella sua triste umanità, la vendetta e il perdono.
Un Montalbano molto vulnerabile, particolarmente profondo e riflessivo, si muove in questo scenario infido, riuscendo, con quella sensibilità che gli è propria, a risolvere al meglio la situazione.

Montalbano è il protagonista di tredici romanzi e moltissimi racconti.
Ogni volta che ne viene pubblicato uno nuovo, mi chiedo: "possibile che anche questo nuovo romanzo sia al livello dei precedenti?".
Beh, per Il campo del vasaio la risposta è sì. E' un romanzo molto bello, profondo, solo un tantino malinconico.
Leggetelo, non ve ne pentirete.

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